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Wednesday, 4 April 2012

Učja river- description (testo in Italiano)

UČJA RIVER



It`s Friday night and a forecast for north western Slovenia is promising. It`s hard to predict how much rain is going to fall but I prepare my equipment anyway. I weak up next morning to check the water levels on the net. Učja is running, it has a perfect flow of 18 cubic meters. It is still raining outside and rain is predicted throughout the day. After a few calls our team is ready and on the way to Učja valley we still don`t know how the water level will be.

This is the way Učja is; always under a question. And this is just one of the scenarios that can happen. For me Učja is a pearl, a piece of beautiful, pristine nature hidden in a deep gorge far from daily problems, surrounded by many side streams and consisting of lots of great rapids…



Učja River: class 5+, 6.5 km

Water level: 10–20 cm3, 150–200 cm?

Style: Gorge, technical rapids, difficult scouting

TAKE OUT:

There is a bridge that is going over Učja at the end of Žaga town on the way to Bovec . The best thing to do is to leave a car at the restaurant parking place next to the bridge. There is a path leading to a suspension bridge 100m upstream. You can check the water level on a gauge under the bridge.

PUT IN:

There is a road going from town of Žaga to Italy, just follow the road signs. Put in is at a border crossing between Slovenia and Italy. It is best to leave a car at the ex Italian border house passing over the bridge.

DESCRIPTION:

Učja is a very varied river, usually dry but after rain surprisingly full of water. It depends of the water level how difficult it is. Even with low water is a dangerous gorge run. Once you are in it is very difficult to get out. There are several rapids that are must-runs and sometimes hard to scout. Thinking before acting is very important. A few rapids are not runnable and siphons are a fact. Catching the last eddy and looking over your shoulder to see the rapid is a practice that is more than welcome. The easiest way to describe it is to divide the river in 3 parts.

PART 1 (warm up and a nasty canyon): From the take in there are several small rapids until you come to a narrow slot drop that is curving from the right to left. Scouting is required, if you can`t see yourself doing this class 5 rapid, it is better that you go out until you have a chance. After this drop the action starts. Many good class 5 rapids follow, all in a same narrow gorge stile. Kayakers with good read and run skills will have fewer problems but for sure scouting is necessary. Be careful at a tricky rapid under a side crick that is drooping over a water fall on the river right. Portaging is a little bit hard but possible on the river left. This is also the point where a hard canyon starts. Scouting the canyon is an absolute must. It is possible to scout the canyon on the river left, paddle the first rapid and portage the second ugly rapid on river right but you need some climbing skills and a good safety set up.  Second option is to portage all around the canyon, river left, for 1h.

PART 2 (the core section):  Once you pass the canyon you relax a little but only until you realise that you are even deeper in the mess. Walls are high above you, rapids are getting pushier, side creeks are giving more water, river is changing its character and is getting wider. Rapids follow one after  another, scouting is necessary everything is more fragmented and siphons are all over the place! After a time you will see a big avalanche that  is coming from a river left and right, make sure you catch an eddy on river right! It is a delicate place, watch out where you step.

PART 3 (wide gorges, it is not over):  Claustrophobic moments are over but there is no time to relax as there is still a lot to paddle and some dangerous siphons are there. Some easy rapids are very dangerous. Once you see a summit of Polovnik Mountain you are close to the end. At the suspension bridge go out in the small eddy on river left. After the bridge there is a lethal rapid!








Contact: Andrej 0038641366720
Link for water level: http://www.arso.gov.si/vode/podatki/amp/H29_g_1.html

Text: Andrej Bijuklic
Photographers: Andraz Krpic And Bostjan Marcina



Torrente Učja

E’ venerdi  notte e le previsioni meteo per il nord ovest della Slovenia promettono bene. Difficile prevedere quanta pioggia cadrà, ma preparo il mio equipaggiamento comunque. Mi sveglio al mattino per controllare i livelli d’acqua su internet. Ucja ha l’acqua, una portata perfetta, 18 metri cubi al secondo. Fuori sta ancora piovendo, ed è prevista pioggia per tutto il giorno. Dopo un paio di telefonate il Team è sulla via della valle dell’Ucja pur non sapendo il livello che ci sarà.

Questo è l’Ucja, sempre un punto interrogativo. Per me l’Ucja è una perla, parte di splendida, incontaminata natura nascosta in una profonda forra, lontana dai problemi quotidiani, alimentata da molti affluenti e con moltissime rapide incredibili.



Torrente Učja: difficoltà  5+, 6.5 km

Livello d’acqua: 10–20 cm3, 150–200 cm?

Caratteristiche: Gola, rapide tecniche difficoltà di ricognizione

SBARCO:

C’è un ponte sulla statale al termine del paese di Zaga in direzione Bovec. Ideale lasciare la macchina nel parcheggio del ristorante adiacente, da li un sentiero porta al ponte sospeso circa cento metri a monte, dove si sbarca, qui si può anche controllare l’idrometro.

IMBARCO:

Prendere la strada che porta in Italia dal paese di Zaga. Imbarco all’ex confine Italia Slovenia, lasciare le macchine all’ex confine italiano dopo il ponte.

DESCRIZIONE:

Torrente a portata molto variabile, generalmente  secco ma sorprendentemente ricco d’acqua dopo le piogge. La difficoltà varia molto a seconda del livello d’acqua,  ma anche con livelli bassi rimane una discesa pericolosa e ingolata. Una volta dentro l’uscita è molto difficoltosa. Ci sono rapide che non possono essere trasbordate ed altre con ricognizione molto difficoltosa. Alcune rapide sono impraticabili a causa di numerosi sifoni. Spesso prendere l’ultima morta e guardare la rapida a valle è l’unica possibilità. Per facilità descriverò il fiume in tre parti

PARTE 1: (Riscaldamento e canyon pericoloso) dall’imbarco ci sono svariate piccole  rapide fino ad uno stretto scivolo in curva da destra verso sinistra. Ricognizione obbligatoria, se non vi sentite di affrontare questa rapida di V meglio sbarcare finchè siete in tempo. Dopo il salto comincia l’azione. Seguono numerose  rapide di V grado tutte in strette golette. I canoisti tecnicamente e fisicamente preparati non avranno problemi, ma la ricognizione è sempre necessaria. Attenzione ad una rapida pericolosa in corrispondenza di un piccolo affluente di destra. Il trasbordo è impegnativo ma possibile a sinistra. Questo è anche il punto d’inizio del canyon. Ricognizione obbligatoria, è possibile farla sulla riva sinistra, percorrere la prima rapida e trasbordare la seconda rapida pericolosa sulla sponda destra a patto di avere delle nozioni di arrampicata ed un’ottima messa in sicurezza.

Seconda opzione trasbordare tutto il canyon, riva sinistra per circa un’ora.

PARTE 2 (la più impegnativa): Passato il canyon potete rilassarvi un attimo, ma solo fino a rendersi conto che il bello deve ancora cominciare. Le pareti si innalzano tutto intorno, le rapide diventano più potenti, gli affluenti aumentano la portata, il torrente cambia carattere e diventa più largo. Le rapide si susseguono di continuo, ricognizioni sempre indispensabili, passaggi molto ostruiti e sifoni ovunque. Ad un certo punto vedrete una frana a destra e a sinistra, assicuratevi di prendere l’ultima morta a destra! E’ un posto dall’equilibrio delicato, attenzione a dove mettete i piedi.

PARTE 3 (ampie gole aperte, non è finita): i momenti claustrofobici sono passati ma non c’è tempo di rilassarsi, ancora molte rapide ed alcuni sifoni pericolosi. Alcune facili rapide sono molto pericolose. Quando vedrete la vetta del monte Polovnik sarete vicini alla fine. Al ponte sospeso sbarcare nella piccola morta sulla sinistra, dopo il ponte rapida mortale.

Contatto:  Andrej 0038641366720

Link per il livelli d’acqua: http://www.arso.gov.si/vode/podatki/amp/H29_t_1.html

Testo: Andrej Bijuklic

Traduzione: Pietro Linda












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