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Thursday, 7 March 2013

Alpin Action - crew Giovanni Mortin


Giovanni Mortin

Vivo sul lago di Garda, sponda bresciana dove ho fatto le mie prime esperienze con la pagaia.
Da sempre affascinato da canoe e Kayak nel 1986 ho la possibilità di iniziare le mie avventure canoistiche grazie alla conoscenza di un pioniere della canoa Bresciana, da allora non sono più riuscito a mollare la presa.
Dopo i primi passi ho iniziato anche la carriera agonistica nella specialità slalom partecipando a varie competizioni nazionali ed internazionali.
Con il mio kayak ho visitato vari paesi Europei, ovviamente partendo dall’Italia con i suoi fiumi dell’arco alpino e sugli Appennini, in Slovenia, Francia, Austria, Svizzera e Germania.
In paesi extraeuropei ho pagaiato in Costa Rica, Messico, Cile, Argentina, Marocco, Zambia, Nepal.
Il fiume più bello?........ L’ultimo.  Tutti i fiumi hanno loro caratteristiche, tecniche e ambientali dunque tutti ti danno qualcosa, però possiamo ricordare: partendo da vicino casa delle gole del Dezzo, della val Sesia, il Soça, il Travo, lo Zambesi, il Futalefu, il Karnali.   Come si fa a scegliere tra queste perle!
Dal 1996 maestro di canoa della Federazione Italiana canoa kayak e guida rafting della Federazione Italiana rafting, dal 2008 allenatore di canoa fluviale della Federazione Italiana canoa kayak.
Con questi titoli ho collaborato con le migliori scuole di canoa Italiane in val Sesia, val di Sole, in Francia e Slovenia, per il canoa club Brescia come allenatore slalom.
Il kayak è la mia passione, riesce a trasmettermi fantastiche sensazioni sia quando scivolo su un tranquillo specchio d'acqua con una canoa da mare o che scenda un torrente alpino con il kayak da creek,  per questo poter condividere e far conoscere ad altri questa attività è diventato per me un ulteriore obiettivo oltre alla discesa di nuovi percorsi.
La canoa è vita, amicizia, avventura, conoscenza, divertimento, passione......
A presto galleggiando sull'acqua con una pagaia in mano o davanti al fuoco di un bivacco con un bicchiere  in mano.
                              
 Gio

Dagger- Axiom test (IT)





Dagger Axiom

Questo Kayak non è una novità, però è da un po’ di tempo che mi chiedo perché non fare una recensione su questo modello che fin dalla sua uscita mi ha molto entusiasmato.                                                                                  Non ho neppure letto commenti da parte di altri, probabilmente siamo più attratti dai modelli da torrente o da gioco, ma ultimamente possiamo trovare modelli delle categorie river runner con grandi qualità tecniche.                                                                                                                                                                     Dagger propone la Axiom, che ci fa ricordare la mitica Rpm, modello che ha fatto storia e la più recente Gt o Gtx più voluminosa.                                                                                                                                      Effettivamente l’ultima nata ha punta affusolata e coda piatta come la Rpm e il fondo piatto come Gt.  
Prodotta in quatto misure differenti, la più piccola è adatta ai bambini, le altre tre riescono a soddisfare canoisti  di ogni dimensione.
La prima cosa che ho notato appena entrato in acqua è stata la stabilità sia con un assetto piatto che alzato, in questa posizione il fianco di buone dimensioni aiuta molto.
Con le prime pagaiate si può apprezzare la buona velocità del mezzo, la sua lunghezza che va dai   2,44       metri della 8.0,    2,57 la 8.5  ai  2,74 metri  della 9.0 ,  assieme al disegno della parte anteriore danno una buona fluidità allo scafo evitando che il fondo piatto che ci offre stabilità e splanata riduca l’accellerazione.
Il volume è distribuito principalmente nella zona centrale e anteriore, la coda è piatta e può dare l’impressione di essere troppo sensibile alle varie correnti, al contrario, grazie alla sua forma riusciamo ad avere dei cambi di direzione molto rapidi senza essere mai sorpresi da sensazioni di instabilità, l’acqua scivola sulla coperta senza far alzare  involontariamente la punta.
Per le sue caratteristiche non la consiglio per un uso su percorsi oltre il 4’ grado, specialmente se di carattere torrentizio, come forma e volumi non è adatta, però se vogliamo velocità, agilità e buona sensibilità tecnica in sicurezza ecco la Axiom.
Per le sue qualità di stabilità e agilità è  adatta anche per canoisti alle prime pagaiate, ovviamente su percorsi adatti alle loro capacità tecniche, ad atleti evoluti da la possibilità di allenarsi con grande divertimento anche in fiumi di media difficoltà senza perdere in sensibilità, anzi più abbiamo la possibilità di utlizzarla e più riusciamo a scoprire e sfruttare le sue potenzialità.                                                                       Un corretto uso del busto e del nostro peso fanno scivolare la Axiom quasi come un’imbarcazione da slalom affinando la sensibilità e l’equilibrio.
Disponibile in due diversi allestimenti interni, lo scafo e la sicurezza non cambia, con il nuovo sedile ‘’Contour Ergo Outfitting’’ e  la sua  impostazione da fantascienza o nella versione ‘’Action’’ più economica, senza alcune regolazione e dunque più adatta ad un uso noleggio o club dove troppi accessori danno solo problemi.
Dunque un buon kayak per tutti, dal bambino al nonno!!


Giovanni Mortin




SLO
GB
IT
8.0
8.5
9.0

dolzina
teza
volumen
odprtina
teza veslaca
Length
Weight
Volume
Cockpit
Paddler wt.
lunghezza
peso
volume
pozzetto
peso canoista
2.44
17 kg
193l
R4
41-68 kg
2.57
19 kg
238l
R4
59-95 kg
2.74
19 kg
295l
R4
82-100 kg
Action 799,00
2012 Outfitting 929,00
2013 Contour Ergo Outfitting 999,00

                                             




Fluid Bazooka test (IT,EN)



Nuova Fluid, la ditta Sud Africana sposta la sua produzione negli Stati Uniti ed esce con un nuovo kayak da torrente.

Partiamo dal cuore di questa nuova creazione.

Grande curiosità era per la nuova impostazione interna, totalmente rinnovata e alleggerita rispetto al  sistema Fluid precedente.   Il nuovo sedile ha una notevole possibilità di regolazioni, avanti/indietro, svitando semplicemente una vite con pomello ed anche in altezza  lavorando su delle viti laterali.   

Sui fianchi vi sono degli spessori fissati con delle cinghie di facile regolazione, che permettono anche di poter aggiungere altro espanso oltre a quello in dotazione.   Lo schienalino, forse per poter compensare all'escursione della seduta ha una grande dimensione che forse è anche troppo generosa, classici cricchetti sul premicosce per regolare la tensione sulla schiena.                             Il premicosce ha una buona tenuta ed anche una facile regolazione.  Tutto il sedile schienalino e premicosce sono foderati con una comoda gomma,  buona comodità e non assorbe acqua.

Il diaframma anteriore in plastica dura sembra robusto. Poco ingombrante e ben sistemato per essere usato in caso di rapida uscita durante un incastro, agevolata anche dalla grande dimensione del pozzetto.

Il puntapiedi, anche questo ha una ricerca per essere facilmente regolabile, però dopo aver trovato in modo molto semplice la giusta posizione consiglierei di mettere una fettuccia da elettricista o simile per bloccare la pistra dietro l'espanso.

Ora veniamo allo scafo, anche qui troviamo una nuova linea rispetto alla vecchia Fluid Solo.

Sulla coperta vediamo ben cinque maniglie di sicurezza in lega, facilmente agganciabili con un moschettone, buona cosa per un kayak da torrente.

Il volume è molto generoso e lo si nota maggiormente ai lati del pozzetto e nella zona posteriore, la punta ha una forma che falsa le sue reali  buone dimensioni.

Il fondo parte anteriormente tondo e verso la zona centrale diventa quasi piatto con dei rail laterali fino alla coda.  Questo dovrebbe dare velocità, stabilità e precisione nelle traiettorie.

La prova in acqua effettuata in varie tipologie di percorsi ha evidenziato la grande stabilità che il buon volume e il fondo ci danno.   Su percorsi con molta acqua, onde, buchi,  in traiettorie ampie,  da la sensazione di volare sopra a tutto, le onde possono essere usate come trampolino per saltare,

il fondo permette anche tranquillamente divertenti surf sulle onde, qui i rail aiutano.

Nella prova in torrente ho provato una facilità nei boof, molto stabile sia in fase di stacco che di atterraggio,  confermata la stabilità anche sul generoso fianco.  Nel percorso con traiettore strette ho notato che arretrando ed alzando il seggiolino è migliorata l'agilità, probabilmente il volume posteriore e il fondo della coda riescono ad esprimersi meglio.

Le notevoli possibilità di regolazione dell'impostazione aiutano molto a variare le caratteristiche dell'imbarcazione, però creano anche un po' di confusione non essendo subito intuitive, sarebbe utile allegare al kit anche una spiegazione delle varie possibilità, oltre ad una semplice chiave per le regolazioni.

Le principali doti riscontrate sono state stabilità, sia primaria che secondaria,  boof per tutti, buona reattività sulle onde in surf e curving.

Quello che ho meno gradito è forse dove Fluid ha voluto essere più generosa,  cioè lo schienalino lo preferirei più piccolo per agevolare il movimento della schiena, il volume attorno al pozzetto lo ridurrei per aver più spazio di lavoro, io però non sono molto alto e forse dovrei lavorare un attimo sull'impostazione.

Con la Bazooka,  Fluid ha fatto dei notevoli cambiamenti, e si nota molto, specialmente nell'impostazione interna dove era più carente,  anche l'aspetto estetico è più accattivante,

unica cosa da valutare è la robustezza, ma penso che ci sarà chi provvederà anche a questo.

Bune discese e buon divertimento!

Giovanni Mortin





NdT – Beppe Caramella



Aggiungo alla recensione esaustiva di Giovanni, solo una mia impressione avuta durante una discesa di prova sul Soca – campo slalom con un bel livello d’acqua,  circa  70m³/sec di portata e quindi immaginatevi un ambiente di forte pressione, giri d’acqua molto intensi e dei bei buchi. Io ero sulla versione M e devo dire che non ha fatto una piega, stava perfettamente in linea, ma girava immediatamente a comando se c’era bisogno di cambiare la traiettoria, per errore sono entrato in un buco che avrei volentieri evitato, ma l’ha sfondato come se fosse un’ondina banale. Perciò confermo che sul volume è veramente ottima. Cercherò di provarla su qualche bel creek pendente per capire se anche lì si comporta bene.





Disponibile in 3 misure: S-M-L



Specifiche Tecniche:






LUNGHEZZA - CM
LARGHEZZA - CM
PESO  -  KG
VOLUME - LT
RANGE PESO CANOISTA - KG
BAZOOKA  S
232
65
19.5
ND
50-95
BAZOOKA M
248
68
20.5
ND
65-110
BAZOOKA  L
263
70
21.5
ND
80-130











                Test Fluid  Bazooka – EN



The kayak company based in South Africa, recently moved its manufacturing site to the US and today we’re here to review its new creek boat, the Bazooka.

Let’s start from the heart of this new creation.

There were bunch of rumours about the new outfitting and I was curious to see how does it look like. It’s totally renewed and lighter compared to the previous system. The new seat has several backward and forward adjustment possibilities, simply releasing a knob nut. Also the height can be adjusted through side screws.

For the hips, there are foam pads fixed with easily adjustable straps allowing the possibility of adding more pads if needed. The backband, maybe to compensate the range of sitting, is quite large, maybe too much. The thigh braces are quite robust, easy to adjust and with ratchets to tighten the backband. All the assembly – seat, backband and thigh braces – is covered with a soft water-repellent rubber layer.

The front plastic pillar seems quite robust. Well positioned and not too bulky so that it’s easy and quick to escape in case of bad jams, this is also getting easier for the wide cockpit.

The footrest is nice&easy to adjust too, but after you’ll find your position, I’d suggest fixing the plate at the back of the foam block with a piece of tape.

Now let’s have a look at the hull. Here we can find a totally new design compared to the old Fluid Solo. On the deck we have five strong grab loops, with an easily attachable carabiner, appreciated on a creek boat. The Bazooka has big volume and you’ll notice that especially at the cockpit’s sides and around the stern. The bow shape is distorting its real dimensions. The bottom starts with a round shape in the front, then almost flat in the centre with side rails up to the stern. This feature should give speed, stability and accuracy when making a line.

 I tested it in different situations and every time it highlighted great stability due to the big volume and the hull shape. On big water, waves, stoppers you have the feeling to fly over everything and waves can be used as a launching pad. Thanks to its hull with rails, wave surfing can be easy and enjoyable.

In steep creeking I found boofing extremely easy, very stable both in taking off and landing, with a confirmed stability on the wide side too. When it’s time to manoeuvre in steep and narrow environment, I noticed that by moving back and raising the seat, the agility increased a lot, probably in this position the stern volume and the rear hull give their best.

All the different adjustment possibilities of the set-up, help you quite a lot to change boat features, but at the same time, they can create some confusion as they’re not immediately intuitive, it would be helpful to enclose with the kit a short manual together with an Allen key.

To sum up, the main benefits I found are primary and secondary stability, boof for everybody, good response on the waves during surfing and carving.

What I liked least is where Fluid wanted to be more generous, namely the seat; I’d prefer it a bit smaller to ease back movements, then I’d decrease a little the volume around the cockpit in order to have more workspace, but I’m not too tall, so I should work more on the setting up.

With the Bazooka, Fluid has made significant changes and you can see it especially in the outfitting, where they were lacking. Even the appearance is now more attractive, the only thing to evaluate is its strength, but I think there will be someone who will provide this test as well.

See you in the river and have fun!



Giovanni Mortin



NdT – Beppe Caramella



I just like to add to the already exhaustive review by Giovanni an impression from my side I got during a test run on the slalom course of the Soca river with a nice 70m³/sec water level, therefore you can imagine high pressure, whirpools, stoppers and boiling eddy lines. I was paddling the M version and I have to say it was flawless, it was keeping perfectly the direction, but it turned immediately when needed. By mistake I hit a big stopper which I wish I had avoided, but it went through it like a class II wave. So I can say it’s really a super boat on big water. Now I’ll try to test it on a steep creek to realize its behaviour.



Available in 3 different sizes: S-M-L



Technical specs:




LENGTH - CM
WIDTH - CM
WEIGHT  -  KG
VOLUME - LT
PADDLER WEIGHT - KG
BAZOOKA  S
232
65
19.5
ND
50-95
BAZOOKA M
248
68
20.5
ND
65-110
BAZOOKA  L
263
70
21.5
ND
80-130




Pyranha Shiva M test (EN)



What I first thought by looking at the boat is that it was going to be very rigid. I honestly thought that I wasn’t going to like it. I was afraid putting it on the water for the first time as I was about to do a highest water descent of a Soča Cataract I had ever done on a suggestion of my crazy friend Andrej Bijukčič. 150 m3/s of volume on a siphonish class V section wasn’t where I would normally take a new boat but I figured I could always take out if I felt the boat wasn’t responding to me. I was really blown away by the first metres I did and I knew instantly that my estimates were wrong. The boat was fast, turned whenever I wanted it to but besides that almost never drifted off line. It actually handled a lot like a bit longer slalom boat (without the stern turn advantage of course). The boat is narrow, which makes it a bit more unstable than most contemporary river runners but it also has a bigger draft than most, which by my opinion makes it less influenced by the surface boils. Shiva really turned out to be a great big volume kayak by this features alone, but what surprised me the most was the function of this strange big stern – narrow bow design. The ease with which it busts through big stoppers is incredible, like a hot knife through butter.

In the next days I took Shiva down some low volume technical creeks. I again wasn’t disappointed. I must say that in my opinion it is not a distinct Creeker. It lacks some looseness for manoeuvring amongst tight low-volume lines. I got stuck between two rocks on a delicate spot just because it kept too much speed while turning. Yes, good carving capabilities aren’t good in all situations which just proves it’s impossible not to have compromises in kayaks. Other than that I had no complains. I knew instantly Shiva is hard to overboof so there’s no use pulling really hard on drops. It boofs as much as it can, which is enough to land safe (and usually soft) on any kind of a drop. It also keeps speed on landings and rarely goes into “cobra mode” (stern stall). I guess it is so because of its bulky backside and a lower back rocker. I thought I would mind the lack of control here but I really never missed it too much while testing the boat. It just has a distinctive way it has to be ridden. Shiva’s character isn’t as playful as Burn’s. It felt like a “serious” kayak which I would suggest to anyone that needs a reliable boat that doesn’t surprise you very often. It is interesting how different Shiva felt to me compared to a description Pyranha markets it by. And that proves what I had written earlier about paddler profile affecting kayak performance, so go on and test it yourself. I guarantee you’ll enjoy the experience.

 TEXT: ANDRAZ KRPIC

Sea kayak test (IT,EN)


Finally a warm and sunny day after fourteen days of hard Siberian wind and cold. It was a perfect, to meet Piero and Matej in Trieste and try some new sea kayak models for this season trips. We had four  good kayaks on the water and we get some nice information for us and for sure for you paddlers.

I will start with new Rainbow Laser 5.50. They modified older Laser (which was also on test) with some new toys on the boat. The first which catches your eye is a hand stick on the right side of the cockpit and it's a inadequate when you’re paddling because you can injure your finger. Seat and place for the legs are nice and comfortable. If you like to take a lot of luggage with you, in this boat is not a problem. With turning it is classic sea kayak felling and nice gliding with or in the waves. Strong winds might cause some balance problem to inexperienced paddlers but overall result is classic sea kayak for middle to good paddlers.

Laser 5,15 from Rainbow  is a boat for people who like traditional sea kayak. I would say classic boat because I didn't found anything that would be better to change. Nice speed, good balance, position in the boat is perfect. The result is that this sea kayak is for young and old, beginners and pro paddlers... just enjoying.

Freccia from Rainbow is sea kayak for BIG people, that’s all I can say. It’s a boat with a big hole and a lot of space for the legs and balance is very good. So if you have some more kg don't be shame to take this boat on the trip because when you will get a bad weather you are surely safe.

A new wave of sea kayaks were represented by Delphin from P&H. In a joke we said a playboat for the sea, but when you try it, it surprises you in a moment how easy is to turn or to make 360 almost in one spot. It's better turning than down river kayak boat. Position and seat are in right place, what I like the most is when you paddling straight you can fell how soft can be your stroke. If you like rivers you will like ocean more and more. We tested the average speed of the boats with GPS and I was surprised that this boat is fast like normal sea kayaks. The result is very good new line of sea kayak, line for every one who like to surf the waves, nice few days trip and daily paddling after job.



Dejan Kralj


Finalmente un giorno caldo e soleggiato dopo quattordici giorni di freddo siberiano e vento fino a 160 chilometri orari. Colgo l’occasione per incontrarmi a Trieste con Piero e Matej e provare alcuni nuovi modelli di kayak da mare per i viaggi della stagione in arrivo. Abbiamo pagaiato per quattro ore abbondanti raccogliendo parecchie sensazioni interessanti per noi e sicuramente anche per voi canoisti che leggerete.

Inizierò con il nuovo Rainbow Laser 5.50. Hanno modificato il Laser 5.15 (anche presente in questo test)  allungandolo, dotandolo di spigoli sul fondo ed   aggiungendo parecchi accessori in coperta. Salta all’occhio la leva per azionare la deriva, posta a destra del pozzetto, potrebbe disturbare durante la pagaiata per il rischio di urtarci le dita (io, con uno stile di pagaiata meno verticale di Dejan non ho riscontrato questo inconveniente. ndt). Sedile e premicosce sono ben posizionati e lo spazio per le gambe abbondante, nel complesso il kayak è confortevole. (un po’ meno se sei oltre il metro e ottanta, ndt). Se avrete bisogno di portare molta attrezzatura con voi con questo modello non sarà un problema. Nel girare la sensazione è quella del classico kayak da mare, con le onde e nelle onde scivola docilmente. Con vento forte, i canoisti inesperti potrebbero avere qualche problema di equilibrio e di controllo ma il giudizio generale è di un classico kayak da mare adatto a pagaiatori con media o buona esperienza.

Rainbow Laser 5.15 è un kayak per chi ama il sea kayak tradizionale. Lo definirei kayak classico, perché non ho trovato nulla da cambiare che  potrebbe migliorarlo. Buona velocità, molto stabile, posizione di seduta perfetta. Il giudizio è di un kayak per giovani, anziani, principianti ed esperti…puro divertimento per tutti.

Rainbow Freccia, che dire, è un sea kayak per canoisti “grandi”. Uno scafo con pozzetto grande  e molto spazio per le gambe, la stabilità è ottima. Quindi, se avete oltre 80/90 kg non siate timidi nello scegliere questo kayak per le vostre escursioni perché oltre alla comodità, in caso di brutto tempo sarete sicuramente al sicuro.

Una nuova generazione di sea kayaks è rappresentata dal Delphin di P&H. Per scherzo, l’abbiamo definito un playboat per il mare, ma nel provarlo ti sorprende in un istante per come gira facilmente, addirittura 360° quasi su se stesso. Gira più facilmente di un kayak fluviale da discesa. Posizione e sedile sono nel posto giusto, quello che mi è piaciuto di più, è che procedendo diritti, si ha la sensazione di una pagaiata veramente morbida. (il kayak scivola letteralmente sull’acqua apparentemente senza resistenza, ndt). Se sei un canoista fluviale con questo modello ti appassionerai al mare sempre di più. Abbiamo testato la velocità media con il GPS e sono rimasto molto sorpreso che questo kayak è praticamente veloce quanto uno da mare tradizionale. Giudizio, eccellenti linee innovative per un kayak da mare, ideale per chi vuole surfare le onde, consigliato per escursioni di un paio di giorni e per le uscite di ogni giorno dopo il lavoro.



Nota del traduttore: dopo il test ho misurato le velocità dei kayak con il GPS su un percorso di cinque chilometri a velocità di crociera, Laser 5.50 8.2 kmh – Freccia 7.7 kmh – Delphin 155 8.0 kmh. Dati puramente indicativi naturalmente viste le condizioni di mare e personali non sempre identiche, ma a mio parere abbastanza verosimili.



Dejan Kralj, traduzione e note Piero Linda



Technical datas - Schede tecniche:















LASER 5.15 EXPEDITION Ideal for kayaking excursions on the sea and the lake. The stability and speed, combined with the widest range of accessories make it ideal for camping and boat trips of several days. It comes standard with front and rear elastic nets, 3 watertight compartments, padded anatomical seat adjustable,   padded back-band, pedal footrest, padded adjustable knee-braces and perimetral deck-line.                                          
Length 512x59 cm; cockpit 86x48 cm; volume 395 l; weight 24 kg   

LASER 5.50 EXPEDITION Sea kayaks that combine the highest comfort with excellent performances both in speed and control even with tough sea conditions. The stability and speed, combined with the widest range of accessories make it ideal for camping and kayak trips of several days. It comes standard with front and rear elastic nets, 4 watertight compartments, padded anatomical seat adjustable, padded backband, pedal footrest, padded adjustable knee-braces and perimetral deck-line.
Length 550x56 cm; cockpit 86x48 cm; volume 410 l; weight 27 kg

  
FRECCIA EXPEDITION Ideal for kayaking excursions on the sea and the lake. The stability and speed, combined with the widest range of accessories make it ideal for camping and boat trips of several days. It comes standard with front and rear elastic nets, 3 watertight compartments, padded anatomical seat adjustable, padded backband, pedal footrest, padded adjustable kneebraces and perimetral deckline
Length 483 x 59 cm, cockpit 86x48 cm; Volume 385 l; weight 24 kg

 P&H Delphin 155 turns traditional sea kayak design on its head and challenges many preconceived ideas of how a sea kayak should look and behave. The cockpit has been move backwards and the stern squared off so the bow just kisses the water, but when paddling the stern engages and aids tracking. This combination is unique to the Delphin creating a kayak that is long enough to paddle like a traditional sea kayak on flat water with enough speed to keep up with the pack but will transform into a new genre of free-ride sea kayak when it hits moving water, coming alive in tide races, over falls and surging water.     
     
DIMENSIONS
Length:485cm
Width:57cm
Internal Cockpit Length:81cm
Internal Cockpit Width:42cm
VOLUMES & HATCHES
Total Volume:267ltrs
Front Hatch:65ltrs
Day Hatch:
Rear Hatch:49ltrs Mini Hatch:4ltrs
WEIGHT
Corelite Weight: 26.5kgs