Test
pagaie turismo mare e lago 2014
Ophion
Touring
La novità di casa Ophion, pale e manico dritto
in carbonio, molto leggera, il tubo piacevolmente elastico con ovalizzazione
integrata sul lato destro e pale
potenti.
Nonostante l’abitudine al manico ergonomico la
pagaia risulta immediatamente molto bilanciata e facile da usare, la forma
delle pale è una via di mezzo tra high angle e low angle paddling style, anche
se tendente al primo, la misura provata pure una via di mezzo 220 cm (io uso
215 high angle e 225 low angle), già dai primi colpi la pagaia invoglia a
spingere, da il meglio di se con una
pagaiata aggressiva.
Ottima nell’appoggio basso, discreta in quello
alto, nelle sfilate genera una bolla d’aria ma rimane controllabile, in fase di
attacco precisa e silenziosa se usata come high angle, meno se come low angle,
estrazione pulita.
Media 7.3 kmh su 5 km, mare calmo, onde di 20
cm
Pro : porta a spingere e dare il meglio di se,
costringe ad una pagaiata corretta con rotazione del busto
Contro : non piacevole in pagaiata rilassata,
mancano i drip rings, si sente sulle spalle.
Consigliata per: pagaiatori aggressivi ed allenati, turismo e spedizioni, con una lunghezza più
ridotta anche al fitness.
Select
Matrixx
Il modello provato è con il manico ergo,
regolabile con sistema S.Lock 2 che permette una variazione di angolo infinita
e una regolazione in lunghezza da 215 cm a 224 cm, pala da 720 cmq (la più
grande), misure pala 50,5 x 19,8, manico e pale in carbonio, peso 820 g, drip
rings integrati.
Disponibile in tre misure di superficie 590 –
660 – 720 cm
La forma ibrida della pala permette, a seconda
della misura scelta, variando la lunghezza l’uso sia come low angle che come
high angle, ad esempio la 590 è una S low angle, la 660 una L low , la 660 una
S high angle e la 720 una L high .
Quando parliamo di low angle intendiamo uno
stile di pagaiata orizzontale con cadenza lenta dei colpi, normalmente
utilizzata per lunghe percorrenze trattandosi di uno stile più rilassante,
mentre high angle è una pagaiata più verticale con colpi più frequenti generalmente
usata in allenamento, sprint, surfing e percorsi più brevi.
Morbida e precisa nella fase di attacco, se
usata come low angle la pagaiata risulta molto rilassante, come high angle
invita a spingere un po’, provata con diversi angoli concordo con la casa che
consiglia 60° di sfasatura tra le pale in entrambi gli stili di pagaiata.
Buoni gli appoggi, sfila nell’acqua senza
resistenza e senza creare bolla d’aria.
Media 7.0 kmh su 5 km, mare poco mosso, onde
di 43 cm, vento laterale 21 kmh con raffiche a 41 kmh, Bora.
Pro : rilassante se usata come low angle,
invita a spingere regolata high angle (personalmente la trovo più piacevole
come high angle), ovalizzazione del manico sia a destra che a sinistra, grip
molto preciso, non affatica le spalle, finiture eccellenti.
Contro : non precisissima se usata come low
angle, il grip (bent) potrebbe essere più lungo in modo da dare più scelta
nell’impugnatura, un po’ rigida.
Consigliata per: pagaiatori mediamente allenati in entrambi gli
stili, adatta a lunghe percorrenze in relax, spedizioni e turismo in generale.
Select
X.TR
Top della gamma Select, il gioiello delle
pagaie da turismo come la definiscono loro stessi, ancora una volta il modello
provato è un tutto carbonio con manico ergonomico, in questo caso le pale sono
“foam core” ovvero un sandwitch di strati di carbonio con espanso ad alta
densità all’interno che promette un galleggiamento aggiuntivo alle pale e un
comportamento più morbido in acqua oltre a facilitare l’eskimo.
Come per la Matrixx ne abbiamo provata
una regolabile con sistema S.Lock 2 che
permette una variazione di angolo infinita e una regolazione in lunghezza da
215 cm a 224 cm, pala da 720 cmq , misure pala 50,5 x 19,8, peso 856 g, drip rings
integrati, anche qui possibilità di utilizzo sia come low angle che come high
angle, tre le misure disponibili, 590 –
660 – 720 cmq di superficie della pala.
Disponibile con manico dritto, ergonomico, ed
in entrambe le versioni in un pezzo unico o divisibile, regolabile con due
sistemi a scelta, Fast Lock che permette di allungare il manico di 3 cm in 3 ma
non di variare l’angolo, S Lock 2 con variazioni di angolo infinite destra e
mancina e regolazione millimetrica della lunghezza.
Ora, domenica 24 novembre 2013 alle 10.21,
vado a provarla in acqua, a breve le impressioni in azione.
Potente, precisissima e silenziosa nella fase
di attacco, poderosa ma molto controllabile nella passata in acqua, invita a
spingere se usata come low angle, un po’ meno se come high, l’ottimo grip del
manico permette un’impugnatura sempre rilassata, pur essendo leggermente più
pesante della sorella Matrixx la sensazione in acqua è nettamente migliore,
eccellente negli appoggi alto e basso e nelle sfilate.
Anche la X.TR sembra dare il meglio di se con
un’angolo di 60° come consigliato dalla casa. (il mio angolo abituale è 45°)
Media di 7.0 kmh su 5 km, mare poco mosso onda
23 cm, vento laterale 34 kmh con raffiche a 52 kmh Bora.
Pro : molto bilanciata, bella impugnatura,
morbida in acqua, silenziosa, ottimi appoggi e sfilate, si apprezza il
galleggiamento aggiuntivo del foam core pur essendo presente solo nella parte
centrale della pala, presa potente ma non affaticante.
Contro : come per la Matrixx impugnatura un
po’ corta, manico rigido
Consigliata per: atleti allenati ma anche per
principianti o intermedi data la facilità di utilizzo, personalmente forse la
preferisco come low angle da utilizzare per lunghe distanze, anche se
accorciandola si fa apprezzare negli scatti e nei surf, adatta a turismo,
spedizioni e fitness kayaking.
Werner
Corryvrecken
Leggera e resistente è ideale per canoisti ben
allenati per uso high angle, costruzione perfetta come sempre quando si parla
di Werner.
Tutta in carbonio con manico ergonomico
“neutral bent shaft” brevettato da Werner Paddles.
La più grande della serie (misura L), ne
esiste una più piccola (misura M) chiamata Shuna oltre a tutte le versioni con
manico dritto, pale in fibra o carbonio, una versione con pala in Nylon
rinforzata con fibre di carbonio, la Tybee CF ed una in Nylon rinforzato con
fibra di vetro, Tybee FG (entrambe con pala M).
La superficie della pala è di 721 cmq,
lunghezza 49 cm, larghezza 20,25 cm, 801 g di peso con manico dritto, 886 g con
“neutral bent shaft”, lunghezza disponibile con incrementi di 5 cm, 205, 210,
215, 220 cm, il sistema di regolazione “Adjustable ferrule/Smart-view” permette
la variazione di angolo con incrementi di 15° destro o mancino, con misura
sempre in vista e bottone a scomparsa per lo sgancio, il sistema funziona
perfettamente anche dopo oltre 400 km di utilizzo, non è possibile però
regolare la lunghezza.
28 novembre, 11.44, ora di andare in acqua a
provarla, mare quasi calmo con onde di 8 cm, vento laterale ENE debole 9 kmh
con raffiche fino a 64 kmh, temperatura 8°.
Come sempre percorso di 5 km non stop, media
di 8.0 kmh.
Prendendola in mano si presenta subito molto
bilanciata, imposto l’angolo a 45° che è il mio preferito e mi trovo benissimo,
precisa e silenziosa in attacco e in sfilata, passata in acqua senza sbavature,
invoglia subito a spingere, ottimo il bent che riduce l’affaticamento di spalle
e giunture, abbastanza ampio da consentire diverse impugnature a seconda della
lunghezza delle braccia del canoista.
Appoggio basso, alto ed eskimo eccellenti,
sfilate perfette, del resto queste sono le caratteristiche primarie delle
pagaie stile high angle.
Pro: Invita a spingere, pala potente, molto
bilanciata, appoggi eccellenti. Si apprezza sia pagaiando in modo aggressivo
che più turistico.
Contro: non adatta a canoisti poco allenati,
in questo caso consiglio la Shuna con la pala più piccola.
Consigliata per: canoisti allenati, percorsi
di media lunghezza, pagaiata aggressiva e verticale, ideale in condizioni di
mare mosso o molto mosso.
Werner
Ikelos
Leggerissima e “Foam Core” è adatta ad uno
stile high angle, per pagaiatori aggressivi.
Il più avanzato design della gamma Werner high angle con extra
galleggiamento delle pale e una superficie del dorso della pala super morbida e
senza sporgenze.
Pale e manico in carbonio, manico “Neutral
bent shaft”, pale “foam core”.
Superficie della pala 710 cmq, lunghezza 215
cm, pala 48,5 x 19,75, peso 787 g., la versione con il manico dritto pesa 702
g. misure consigliate da 205 a 220 cm.
Come la Corrywrecken il manico è regolabile
con il sistema “Adjustable Ferrule Smart- view” che permette variazioni di
angolo con incrementi di 15° e con la possibilità di vedere sempre l’angolo
scelto anche a pagaia montata.
Provata con mare quasi calmo, onda di 20 cm,
vento 4 kmh con raffiche fino a 22 kmh, temperatura 9 gradi, oggi 4 dicembre
2013. (usata anche tutto l’inverno scorso con una percorrenza di oltre 400 km)
Percorso standard 5 km, media 8 kmh.
In acqua non tradisce le aspettative, montata
a 45° invita ad una pagaiata aggressiva, il galleggiamento extra delle pale
garantisce prestazioni eccellenti negli appoggi, nell’eskimo e in tutti i colpi
collegati, sfilate etc. Il Manico ergonomico allinea i polsi all’avambraccio
durante la pagaiata e riduce l’affaticamento, aumenta la superficie della mano
a contatto con il manico, induce ad una presa più rilassata.
Pro : eccellente in appoggi, eskimi e sfilate
grazie al “foam core”, molto morbida grazie alla superficie del dorso della
pala senza sporgenze, precisissima e silenziosa nell’acqua.
Contro : solo il prezzo
Consigliata per: canoisti allenati, stile high angle, sprint,
maraton, surfing, ideale con mare mosso e molto mosso, per chi preferisce lo
stile low angle suggerisco la Kalliste, anche foam core, provata l’anno scorso,
eccellente, 680 g manico dritto, 765 g ergo, oppure la nuova Ovation, sempre
low angle, foam core, edizione limitata per il cinquantesimo anniversario di
Werner, 567 g manico dritto, 645 g ergo, naturalmente più delicata
quest’ultima.
Tywarp
Tour
La pala abbastanza stretta e allungata
promette una pagaiata low angle rilassante, cosi da subito si ha l’impressione
di poter pagaiare senza sforzo anche per tutto il giorno, si apprezza la
facilità e l’immediatezza di utilizzo.
Nonostante questo dopo un paio di pagaiate ho
provato a spingere un po’ e devo dire che la pala risponde bene, stabile e
precisa in acqua permette dei discreti sprint anche grazie alla forma della
pala più larga all’estremità che da una bella sensazione di potenza.
La versione provata con manico in carbonio e
pale in fibra ha un peso accettabile, anche se sicuramente avrei preferito il
manico ergo e le pale in carbonio questa combinazione vale sicuramente i soldi
che costa.
Valida nelle sfilate, sufficiente
nell’appoggio basso, buona in eskimo e appoggio alto.
Il sistema di regolazione permette variazioni
infinite di angolo e allungamento fino a 10 cm, non è particolarmente elegante
ma svolge la sua funzione, provata a 223 cm e a 233 cm l’ho preferita nella
versione più lunga.
Percorso 5 km, mare quasi calmo onde di 20 cm,
vento 10 kmh NE media 7.7 kmh
Pro : facile e immediata, non stanca, si apprezza
anche negli sprint, buon rapporto qualità prezzo, una pagaia per tutti
Contro : il sistema giuntura del manico poco
elegante, l’etichetta che indica lunghezza e materiali di pale e manico è di
carta, alla prima uscita si è già in parte sciolta, finiture accettabili
Consigliata per: chi vuole risparmiare, scelta eccellente,
ideale per il principiante e per il canoista medio e avanzato, la versione più
economica con manico e pale in fibra esce ad un prezzo imbattibile, quella in
full carbon può soddisfare anche il canoista più esigente
Tywarp
Wave
Stesso tipo di costruzione della Tour provata
in questo test, manico dritto in carbonio, pala in fibra, anche qui apprezziamo
il mix di rigidità del tubo con l’elasticità della pala che non affatica polsi
e giunture.
Pala più larga della Tour, più indicata allo
stile high angle ma utilizzabile anche come low aumentando la lunghezza, ho
provato una regolabile 223-233 cm, il meglio lo da sui 223, anche se come high
angle avrei preferito una misura ancora un po’ più corta.
Sfilate e appoggi non danno problemi, come
pure l’eskimo.
Il sistema di regolazione è lo stesso della
Tour, svolge discretamente il suo compito, finiture medie, prezzo buono.
Sempre 5 km di prove, mare quasi calmo, onde
di 15 cm, vento 10 km N, media 7.8 kmh.
Pro : grafica, colore e prezzo, piacevole
usata come high angle poco aggressiva, buon mix di peso, rigidità/elasticità
Contro : come per la Tour il giunto potrebbe
essere migliore, etichetta materiale/lunghezze di carta
Consigliata per: una pagaia al giusto prezzo
dalle buone qualità, ideale per percorsi di media lunghezza, utilizzo con onde
e mare mosso, consigliata per canoisti di ogni livello, dal principiante
all’avanzato.
TESTO E FOTO PIETRO LINDA, MAESTRO DI CANOA
F.I.C.K.
EN
Ophion Touring
New from
Ophion, carbon blades, carbon straight and oval-ized (right side) shaft which
provides a pleasant feeling of flexibility, extremely light and with powerful
blades.
Although
I’m more used to the bent shaft, this paddle seems very well balanced and easy
to use. The blade shape is something in between high-angle and low-angle style,
even if the tendency is more towards the first one. I’ve tried a 220cm length
version which is also something in between what I’m currently using (215cm
high-angle and 225cm low-angle) and I have got immediately the feeling this
paddle needs a very aggressive paddling stroke.
Very good
on low brace, acceptable on high brace, slicing is not the easiest thing, but
under control. During the attack stroke it’s very accurate and clean when used
as high-angle style, less if used as low-angle style, but clean extraction.
Average
speed: 7.3kmh on a 5km length, calm sea, 20cm waves
Pros:
tendency to push, it forces you to paddle in a correct way with the right torso
rotation.
Cons: it
doesn’t allow a relaxed paddling, lack of drip rings, heavy feeling on
shoulders.
Recommended: for well fit and aggressive paddlers, for
tourism and expeditions, for short stretches suitable to workouts too.
Select Matrixx
I’ve tested
the adjustable ergo shaft, with S.Lock 2 system, which allows an unlimited
angle change and with a length adjustment range from 215cm to 224cm. The blade
has a 720cm² surface (the widest) and a 50.5x19.8cm size, both shaft and blades
are made of carbon, 820g total weight
and integrated drip rings.
Available
in three sizes: 590 – 660 – 720 cm².
The hybrid
concept of this paddle, allows the use either as low-angle or as high-angle by only changing the length. For
example the 590 is an S – low-angle, the 660 is both an L – low-angle and an S –
high-angle and the 720 is an L –
high-angle.
The difference
between low and high-angle is that the low-angle foresees a paddling style more
relaxed, with a slow rhythm, keeping the paddle more horizontal, typically used
for long journeys, whereas the high- angle is a more vertical paddling style,
with frequent strokes, mainly used during training, sprint, surfing and shorter
stretches.
Soft and
accurate during the attack phase, when used in a low-angle mode, it appears
very relaxing. On the other hand, when used in high-angle mode you need to push
a lot. I’ve tried different angles, but I agree with the manufacturer who
recommends 60° offset between the blades for both paddling styles.
Good
feelings during braces, the slicing is clean with no resistance in the water
and without creating air bubbles.
Average
speed: 7kmh, on a 5km distance, moderate swell, 43cm waves, 21kmh side wind
with gusts at 41kmh, bora.
Pros:
relaxing when used in low angle style, pushing when used in high angle style,
personally I found it more pleasant in high angle mode. Ovalization on both
left and right shaft, very accurate grip , it doesn’t tire the shoulders,
excellent finishes.
Cons: not
very accurate if used in low-angle mode, the grip on the bent shaft could be
longer in order to allow a wider choice when handling. A bit too rigid.
Recommended:
for medium fit paddlers with both
styles, suitable for long and relaxing journeys, expeditions and tourism in
general.
Select X.TR
Top of the
range from Select, the so called masterwork of the tour paddles – as they
define it –. Once again I’ve tried the full carbon version with ergo shaft. In
this case the blades are “foam core” namely a high density foam within carbon
layers sandwitch which provides additional flotation to the blades and a softer
behaviour in the water beside to an easier eskimo roll.
As for
Matrixx I’ve tried an adjustable one with the S.Lock 2 system which allows an unlimited angle change and
with a length adjustment range from 215cm to 224cm. The blade has a 720cm²
surface and a 50.5x19.8cm size, 856g weight and integrated drip rings. Also in
this case possibility to use either as low- angle or as high-angle, three sizes available, 590 – 660
– 720cm² blade surface.
Again, as
for Matrixx it’s available with either straight or bent shaft and for both
versions you can get them in one piece or adjustable in two pieces with two
different systems, Fast Lock which allows to increase the shaft length by 3cm
at a time, but not to change the angle, or S Lock2, with unlimited angle
variations, left and right and a micro length adjustment.
Today, 24th
of November 2013, it’s 10:21 and I’m going
to test it in the water, therefore the real impressions will follow
soon.
Rock solid,
very accurate and noiseless during the attack phase, strong but under control
during the forward stroke. It requires to push when used as low-angle, a little
less when used as high-angle, the optimal shaft grip allows a relaxed handle
and despite being a little heavier than its sister Matrixx the feeling in the
water is definitely better, excellent during high and low braces and during
slicing.
Even the X.TR seems to behave at its best with a 60°
angle – as recommended by the manufacturer. (my usual one is 45°)
Average
speed: 7.0 kmh on 5 km, moderate swell, 23cm waves, 34kmh side
wind with gusts at 52kmh, Bora.
Pros: well
balanced, nice grip, smooth in the water, noiseless, perfect braces and slices,
I like the additional flotation of the foam core despite being in the central
area of the blade only, powerful but not tiring.
Cons: as
for Matrixx short grip, rigid shaft.
Recommended:
for well fit people, but for beginners and intermediate too, as it’s easy to
use. Personally I’d prefer it in a low-angle
style to use for long distances, even if – making it shorter – it behaves very
well in sprints and surfing. Suitable for touring, expeditions and workouts.
Werner Corryvrecken
Light and
robust, it’s the ideal solution for well fit paddlers for a high-angle use;
perfectly made, as usual, when we talk about Werner.
Carbon-made
with “neutral bent shaft” patended by Werner Paddles.
This
version is the largest of this group – L, but there’s a smaller one (M size)
called Shuna, beside to all the other versions with straight shaft, resin or
carbon blades, a nylon blade with carbon fibers reinforce version, Tybee CF and
a nylon blade with fiberglass reinforce version, Tybee FG – both with M size
blades
Blade
surface is 721cm², 49cm long and 20.25cm wide, 801g weight with straight shaft,
886g with neutral bent shaft, available total lengths (with 5cm increase) 205,
210, 215, 220cm with “Adjustable ferrule/Smart-view” and angle change with
increase by 15° in both left or right, with the size view and a blind release
clip. This system works perfectly even after 400km of use. It’s not possible to
adjust the length.
28th of
November, 11.44, it’s time to go in the water and test it. Almost calm see with
8cm waves, weak side wind E-NE 9kmh with 64kmh gusts. Outside temperature 8°C.
As always,
5km distance at 8.0kmh average speed.
The first
sensation while handling it is that it’s very well balanced, I set the angle
at 45°, my favourite and I feel like at
home, very accurate, noiseless, in both biting and slicing, perfect in the
water without any issue, very good bent shaft which reduces shoulders stress
and enough wide to allow different grips according to paddler arm lentgth.
Excellent
high brace, low brace and eskimo roll,
perfect slicing, all the main features of a high-angle style paddle.
Pros:
aggressive, powerful blade, very well balanced, excellent braces. You can
appreciate it either an aggressive way of paddling or a more relaxed one.
Cons: not
suitable to not fit paddlers, in this case I recommend the Shuna, the smaller
blade version.
Recommended:
for fit paddlers, for medium length journeys, for aggressive and vertical
paddling style, ideal for very rough seas.
Werner
Ikelos
This
extremely light, “Foam Core” top range version from Werner is suitable to a
high-angle style and for the most aggressive paddlers, thanks to the extra
buoyancy of the blades and to a super smooth backside surface without any
protrusions.
Full carbon
shaft and blades, “Neutral bent
shaft”, “foam core” blades.
Blade
surface 710cm², blade size 48.5 x 19.75,
total length 215 cm, weight 787 g.
Straight shaft version weights 702 g. Recommended lengths from 205 to 220 cm.
Like the
Corrywrecken, the shaft is equipped with the “Adjustable Ferrule Smart- view”
system, which allows angle change of 15° increase and the possibility to always
check the selected angle also when the assembly has made.
Today, 4th
December 2013, I’ve tested it with nearly calm sea conditions, 20cm waves, 4kmh
wind with 22kmh gusts, outside temperature 9°C. (I’ve used it all last winter
long for a distance of more than 400km).
Standard
itinerary 5km, average speed 8.0kmh.
In the
water it keeps its word, with a 45° set-up it likes an aggressive paddling
style, the extra buoyancy of the blades allows excellent performance during
braces, eskimo rolls and during all the related strokes like slicing ecc. The ergo shaft keeps wrists aligned to the
forearm during the paddling strokes and reduces fatigue, then it enhances the
contact surface between the hand and the shaft producing a more relaxed grip.
Pros:
excellent in braces, slicing thanks to the “foam core”, very smooth due to the
back side blade surface with no protrusions. Very accurate and noiseless in the
water.
Cons: just the price.
Recommended:
for fit paddlers, high-angle style, sprint, marathon, surfing, ideal with rough
and very rough seas, for those who would prefer the low-angle style, I suggest
the Kalliste model, also equipped with foam core, tested last year also
excellent, 680g weight with straight shaft or 765g with ergo shaft. Or the new
Ovation, again low-angle, foam core, limited edition for the 50th anniversary
of Werner, 567g straight shaft or 645g ergo shaft. This last version a bit more
fragile.
Tywarp
Tour
This quite
narrow and elongated blade shape, allows a low-angle and relaxed paddling, so
you immediately have the impression to be able to paddle effortless for all day
long. Very easy to use.
Although
after a few warming up strokes, I’ve started to push it a bit more and I have
to say that the response was excellent, it’s stable, accurate in the water, it
allows good sprints thanks to the blade shape – wider to the edges – and it
provides a nice feeling of power.
The version
under test has carbon shaft and fiber blades and an acceptable weight, even if
I’d prefer the ergo shaft and carbon blades, this combination is worth the
money.
Good in
slicing, moderate in low braces, good for eskimo rolls and high brace.
The
adjusting system allows unlimited angle change and extension up to 10cm. It’s
not particularly stylish, but it works fine. I’ve tested with a 223cm and a 233cm
length and I’ve preferred the longer version.
5km
itinerary, almost calm sea, 20 cm wave, 10 kmh NE wind, average speed 7.7 kmh
Pros: easy
to use, effortless, nice on sprints, good value for money, a paddle for
everybody.
Cons: the shaft joining system is quite poor,
the attached label with the specs, is made of paper, so it’s destroyed after
the first trip. Acceptable finishes.
Recommended:
for those who likes to save some money it’s a good choice, ideal for beginners,
intermediate and advanced paddlers, the cheaper version equipped with fiber
shaft and blades has an unbeatable price, whereas the full carbon one can meet
the most demanding paddler’s requirements.
Tywarp
Wave
Same
structure as the Tour I’ve mentioned above, carbon straight shaft, fiber
blades. Also in this case I appreciated the nice mix between the rigid shaft
and the flex blade which prevents wrists and articulations from stress.
Wider blade
than the Tour, it’s more suitable to the high-angle style, but – by increasing
the length – it’s also a good choice for the low-angle style. I’ve tested an
adjustable one 223-233 cm, found it better at 223, even if as a high-angle I
would have preferred an even shorter size.
No issues
during slicing, braces and rolls.
Same
adjusting system as the Tour. It plays its role sufficiently, moderate
finishes, good price.
Same 5km
itinerary, nearly calm sea, 15cm waves, 10 km N wind, average speed 7.8 kmh.
Pros: design, colour, price, pleasant as
high-angle less aggressive, good mix weight, rigidity/flexibility
Cons: like
the Tour the shaft joining system is quite poor, the attached label with the
specs, is made of paper, so it’s destroyed after the first trip.
Recommended:
a right price and good quality paddle, suitable for medium length journeys, for
rough seas and waves, suggested to every paddler’s level, from beginner to
advanced.
TEXT AND PHOTOS FOTO PIETRO LINDA, MAESTRO DI
CANOA F.I.C.K..
TRANSLATION BEPPE CARAMELLA