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Wednesday, 22 May 2013

Sea Bird Expedition HV & Victory HV (IT,EN)


Metà maggio, diluvia e fuori segna 6°C. Il capo fa: “Andiamo sul Raibl a provare due sea kayak?” Avrei almeno 50 cose in mente piuttosto che uscire in kayak, ma la mia mente bacata forse quanto la sua fa uscire dalla mia bocca: “Ok!” E quindi eccoci lì e devo dire che tranne il cambiarsi all’umido, una volta immerso in questa perla acquatica incastonata tra le alpi Giulie, pagaiare tra la foschia e senza anima viva intorno, a parte il buon Pavsic sulla riva a scattare foto tutto intirizzito, mi ha dato sensazioni di relax e di intimità con la natura circostante. Lo consiglio come terapia post-lavorativa.
Ma bando alla filosofia e veniamo ai freddi tecnicismi.
Abbiamo provato due kayak della casa Estone Sea Bird e precisamente il Victory HV e l’Expedition HV entrambi nella misura grande (HV=high volume). Ma iniziamo con le specifiche:


Lunghezza
Larghezza
Volume
Peso
Capacità di carico
Range peso canoista
Victory HV
525cm
58cm
395L
28kg
150kg
70-100kg
Expedition LV
480cm
56cm
265L
25kg
130kg
55-90kg
Expedition MV
518cm
59cm
320L
27kg
150kg
75-100kg
Expedition HV
518cm
59cm
345L
27kg
150kg
80-105kg

Victory HV: kayak in tre strati di polietilene a sandwich, dotato di 4 gavoni stagni, timone e skeg appartenente alla categoria “British style” con parte anteriore più larga della posteriore. Disponibile in misura unica. A prima vista non colpisce per il suo aspetto esteriore e non dotato di finiture di categoria superiore. Da seduti si ha una sensazione di estrema comodità grazie al notevole volume nella parte anteriore, che però non disturba durante la pagaiata grazie alla rastrematura sui fianchi (vedi foto).  Stabilità primaria buona, ma non eccessiva, che secondo me ha il vantaggio di offrire maggiori possibilità di manovra se ci si trova in condizioni di mare mosso con onde alte. Stabilità secondaria ottima che la rende sicura durante manovre estreme. Velocità non eccezionale soprattutto in accelerazione, ma più che sufficiente per gite turistiche. Ciò che mi ha più impressionato è la manovrabilità, eccezionale direi, basta inclinare leggermente il kayak sul fianco ed effettuare una propulsione circolare che la barca gira quasi come un kayak da torrente e più si inclina e più gira. Mai visto in nessun kayak da mare di più di 5 metri. Il timone funziona a dovere, facile da mettere e togliere dall’acqua e da manovrare con i piedi grazie al sistema di regolazione posto appena al di sopra del puntapiedi. Direi in sintesi un’ottima scelta soprattutto se si pensasse ad un utilizzo in mari agitati, con onde alte in quanto il volume pronunciato nella parte anteriore permette un controllo preciso ed un comportamento neutrale e di massima sicurezza in tali ambienti.

Expedition HV: come il Victory, anche questo kayak è in tre strati di polietilene a sandwich con 4 gavoni stagni e timone (senza skeg). Appartiene alla categoria “Swedish style”, quindi con parte anteriore più stretta della posteriore e piuttosto bassa. Disponibile in tre misure, ho provato la versione più grande.
Gradevole dal punto di vista estetico, forse anche per il colore…Finiture medesime del Victory. Da seduti, non ho avuto una sensazione di estrema comodità, non tanto per lo spazio a disposizione, ma per come lo scafo è stato disegnato e quindi le ginocchia si trovano in contatto con il vertice interno di un angolo dello scafo, meglio se fosse stato tondo in quel punto. Ma una protezione in espanso può tranquillamente risolvere il problema. Stabilità primaria buona, ma non eccessiva, come il modello descritto sopra, che offre il vantaggio di una migliore manovrabilità. Stabilità secondaria ottima, leggermente meno del Victory ma più che sufficiente. Buona la velocità sia in accelerazione che finale, la rende particolarmente piacevole per spedizioni anche di lunga durata. Manovrabilità ottima non a livello del Victory, ma comunque impressionante per una barca di più di 5 metri. Anche qui il timone funziona egregiamente con lo stesso meccanismo furbo del Victory.
In sintesi ottima barca “allround” veloce, stabile, comoda e adatta sia per un turismo “in giornata” di poche ore, che per lunghe spedizioni, grazie anche alla notevole capacità di carico.
Infine, da non sottovalutare per entrambi i modelli provati è il peso ridotto considerate le dimensioni, sotto i 30kg.





















Al prossimo giro
Beppe Caramella




Sea Bird Expedition HV & Victory HV  EN

Mid May, it’s raining cats & dogs, 6°C outside. The boss: “Let’s go to Raibl lake to test two sea kayaks?” I’d rather do 50 different things than go out kayaking, but my maggoty mind, maybe just like his, says: “Ok!” Therefore there we are and I have to say except for getting changed in the rain, once I plunged in this aquatic pearl nestled among the Julian Alps, paddling in a mist without a human being around, a part from Pavsic on the shore taking pictures frozen stiff, I felt really relaxed and in deep intimacy with the surrounding nature. I recommend it as a post-working therapy.
But no more philosophy and let’s go into the cold technical aspects.
We tried two kayaks from the Estonian company Sea Bird and more precise the Victory HV and Expedition HV, both in large size (HV=high volume). But let’s start with the specs:


Length
Width
Volume
Weight
Capacity
Paddler weight
Victory HV
525cm
58cm
395L
28kg
150kg
70-100kg
Expedition LV
480cm
56cm
265L
25kg
130kg
55-90kg
Expedition MV
518cm
59cm
320L
27kg
150kg
75-100kg
Expedition HV
518cm
59cm
345L
27kg
150kg
80-105kg


Victory HV: 3 layers sandwich PE kayak, with 4 waterproof hatches, rudder and skeg belonging to the category “British style”, namely with the front side wider than the back. Available in one size only (L).  At a glance it doesn’t impress for its appearance and neither for the quality of the finishes. While seated the feeling is of an extreme comfort thanks to the big volume in the front deck, but that doesn’t affect the paddle stroke as the tapered sides offer enough room for that (see pic). The primary stability is good, but not excessive, which to my opinion has the benefit to offer more possibility of maneuvering if you find yourself in rough sea conditions with high waves. Excellent secondary stability which makes it safe during extreme moves. Not a great speed especially during acceleration, but more than enough during touring trips. What impressed me the most was the maneuverability, extraordinary I’d say. It’s enough to lean a bit the kayak sideward and make a circular paddle stroke that the boat will turn almost like a river boat and the more you lean the more it turns. I’ve never seen any sea kayak of more than 5 metres behaving like that. The rudder works fine, easy to put in and out of the water and to control with the feet thanks to the adjustment system located just above the footrest. To summarize, I’d say a very good choice if you think of using it in rough seas with high waves, as the big volume in the front deck allows a precise control and a neutral behaviour of maximum safety in such environments.
 
Expedition HV: Like the Victory also this kayak is made of 3 PE sandwich layers with 4 waterproof hatches and the rudder (no skeg). It belongs to the category “Swedish style” hence with the front area narrower than the back one and rather low. It’s available in 3 sizes, I tried the biggest one.
Aesthetically appealing, maybe for its colour…Finishes exactly like the Victory. While seated, I couldn’t feel an extreme comfort, not much for the available room, but more for how the hull has been designed and the way the knees touch the edge of the inner area of the hull, better if it would have been round shape. But a foam protection will solve the issue. Primary stability is good, but not excessive, like the above mentioned type, which allows more maneuverability. Excellent secondary stability, a little less than the Victory, but more than enough. It’s a fast boat either when accelerating or at idle and it’s particularly enjoyable for long expeditions. Very good maneuverability, not like the Victory, but impressive anyway for a more than 5 mt boat. Also in this case the rudder works fine with the same clever mechanism as the Victory.
All in all it’s a very good allround boat, fast, stable, comfortable and suitable either for a “daily” tour or for long expeditions, thanks to the high loading capacity too.
Finally not to underestimate for both the tested types is the low weight considering the dimensions, below 30kgs.








See you soon
Beppe Caramella

Monday, 20 May 2013

Euro kayak 2013 - Soca Slovenjia



Vi riporto qualche impressione direttamente dai campionati Europei di kayak – discesa fluviale 2013 che si sono tenuti in Slovenjia sul fiume Soca in località Trovo on Soci.
Personalmente ho seguito la gara a squadre del percorso classico e l’intera edizione della gara sprint (individuale e a squadre).
In generale devo dire complimenti al comitato organizzatore che ha saputo ben gestire le bizze del tempo e di conseguenza il continuo variare del livello del fiume, tanto che le prove della gara sprint di sabato sono state annullate per livello troppo alto del tratto di fiume interessato.  Purtroppo – sempre a causa livello alto – la gara sprint di domenica è stata spostata nei 500m a monte del ponte di Trnovo invece che nel tratto a valle decisamente più spettacolare, ma il concetto di sicurezza è stato posto in cima alla lista delle priorità.
Ma veniamo alla competizione, 12 nazioni partecipanti e per curiosità ho notato l’assenza di Spagna e Inghilterra. Delle 12 presenti, 7 sono andate a medaglia e la vittoria assoluta è andata alla Francia con 23 medaglie guadagnate su 54 assegnate seguita dalla Rep. Ceca con 12, dalla Germania con 7 e dalla compagine Slovena ospitante con il ragguardevole bottino di 6 medaglie, congratulazioni! L’Italia porta a casa un argento e due bronzi, risultato piuttosto deludente visto in assoluto, ma con la piacevole sorpresa di un’ottima Marlene Ricciardi da Sarzana che si guadagna un argento e un bronzo da sola nel C1 femminile.
Sul campo di gara le emozioni non sono state numerosissime, tranne nel C1 femminile dove qualche atleta ci ha deliziato con qualche “candela” a seguito di una non proprio corretta linea che le ha condotte direttamente in un bel buchetto.

Un paio di nuotate hanno poi contribuito a testare l’attenzione dei soccorritori, pronti devo dire ad un ottimo intervento.
Tutto sommato un’edizione riuscita e ben strutturata, solo peccato per il tempo che avrebbe garantito più spettacolo nel tratto di fiume previsto inizialmente e più divertimento nel party di sabato sera.

A presto in fiume
Beppe Caramella







Here are some impressions straight from the Euro kayak championship – wildwater 2013 held in Trnovo ob Soci Slovenjia on the river Soca.

I’ve been following the team race of the classic run and the whole sprint races both individual and team.
Generally speaking I have to congratulate with the organizational committee who was perfectly able to handle the crazy weather conditions and consequently the continuous river level change, so that Saturday’s qualifications were cancelled due to a too high water level. Unfortunately, always for the same reason, Sunday’s sprint race has been moved 500m upstream from Trnovo’s bridge instead of the downstream stretch, definitely a lot more spectacular, but the concept of “safety first” was high on the priority list.
So concerning the competition itself, we could count 12 different countries, but with the absence of UK and Spain. Among the 12, 7 got medals and the absolute winner was France with 23 medals gained upon 54 given, followed by Czech Rep. with 12, Germany with 7 and by the hosting country Slovenjia with a considerable 6 medals booty, congratulations! Italy comes back home with only one silver and two bronzes, an absolute quite disappointing result, but with the nice surprise coming from Marlene Ricciardi from Sarzana who proudly took one silver and one bronze herself in C1 women.   
On the race playground, not so many excitations, a part from some nice unwanted freeride moves coming from some C1 women athlets ended in a stopper after a not exactly perfect line.
A couple of swims contribute to test rescue team’s attention, but they were absolutely ready for the operation.
All in all a successful edition and well organized, only a small regret for the weather conditions where we could have seen more fun in either the sprint race with the stretch initially foreseen, or in the Saturday night party.








See you soon in the river!
Beppe Caramella




Sunday, 19 May 2013

Alpin Action - crew Beppe Caramella




Ho iniziato a pagaiare in fiume nel lontano 1990 in Valsesia  nelle Alpi Italiane. Ho disceso fiumi un po’ ovunque nel mondo, tranne in Oceania, ho pagaiato tra i più classici canyon al mondo, Grand canyon del Colorado in USA, Grand canyon del Verdon in Francia, Grand canyon dello Tsarap e Zanskar in Ladakh India e Gran canyon dello Zambezi in Africa. Mi piacciono i torrenti stretti e pendenti delle alpi Europee ed i river trip self-supported nelle zone più remote del globo, ma allo stesso tempo mi piace partecipare alle competizioni di alto corso che si svolgono annualmente in Italia come puro divertimento. Penso che l’andare in kayak non sia solo uno sport come tanti, ma una filosofia di vita e perche il pagaiare non è solo un gesto atletico, ma coinvolge aspetti legati all’ambiente, alla natura, alla difesa dei fiumi, alle valli remote abbandonate e alla fine al sedersi con le gambe sotto il tavolo dopo una discesa per godersi dell’ottimo cibo con i compagni di avventura.

I’ve been paddling since 1990 and I started in Valsesia, in the Italian Alps. I’ve run different rivers a bit everywhere around the world but Oceania, I’ve paddled the most classical canyons of the globe, the Grand Canyon of the Colorado in USA, the Grand Canyon of the Verdon in France, the Grand Canyon of the Tsarap and Zanskar in Ladakh India and the Grand Canyon of the Zambezi  in the heart of Africa. I like steep creeking in the European Alps  and also self-supported multi days river trips in the most remote areas of the globe, so that I like challenging white water competitions like the ones that take place in Italy every year as pure fun. I think that paddling, river running is not just a sport like many others, but a philosophy of life and because paddling is not just athletic performance, but it involves issues related to the environment, to the nature, to the river conservations, to the remote valleys abandoned and finally to enjoy good food and drink with your mates.

Beppe Caramella 

Test PeakUK adventure single (IT,EN)




In un pomeriggio piovoso di  maggio, io e Beppe, abbiamo colto l’occasione per trasferirci dalla nostra base Alpin Action  al Lago di Raibl sul Passo Predil, a quota 960 metri sul livello del mare, per testare due modelli Seabirds, il Victory e l’Expedition HV, dei quali parlerà Beppe, l’intensa pioggia  e la temperatura esterna di circa 6 gradi mi hanno invogliato a scrivere un paio di righe sulla nuova giacca Peak Uk Adventure Single.
Questa giacca, proposta in due colori molto visibili, verde o blue, con polsi in lattice più neoprene regolabile, collo regolabile in neoprene più zip frontale e ampio cappuccio, fascia in neoprene regolabile in vita. E’ prodotta in robusto nylon a tre strati traspirante impermeabilizzato 30 m, le due ampie tasche frontali sono realizzate lateralmente per garantire un facile accesso anche se si indossa il salvagente.
Apprezziamo subito l’eccellente fattura e la cura dei dettagli, si indossa con facilità, la fascia in vita regolabile avvolge bene, polsi e collo chiudono perfettamente, il cappuccio con doppia regolazione anteriore e posteriore si adatta ad ogni corporatura e permette di portare sotto un cappello di qualunque dimensione.
Dopo mezz’ora di pagaiata, comincio ad avere caldo e approfitto della zip frontale per aumentare la ventilazione, grazie all’ampio cappuccio, l’acqua non entra comunque, le maniche preformate ed il taglio adeguato garantiscono un’ottima libertà di movimento, dopo due ore sotto la pioggia, decidiamo di sbarcare e di fare rientro alla base, la giacca si toglie con facilità e sotto sono assolutamente asciutto, la consiglio  a chiunque pratichi il kayak o altri sport d’acqua su mare, lago o fiumi tranquilli, con qualsiasi condizione metereologica, per un utilizzo prevalentemente su mare mosso o molto mosso raccomando anche  la Adventure Double, che con il doppio tubo in vita limita ulteriormente il rischio di infiltrazioni d’acqua, essendo prodotta in nylon quattro strati  inoltre risulta anche leggermente più calda.
Caratteristiche tecniche:
Taglio anatomico con maniche preformate. Cuciture interamente termosaldate. Nylon ripstop tre strati traspirante impermeabilizzato 30 m. Collo con apertura zip e cappuccio in nylon ripstop tre strati traspirante. Collo interno in neoprene regolabile. Polsini interni  in lattice, esterni in neoprene regolabili. Fascia in vita in neoprene con regolazione in velcro. Doppie tasche frontali laterali per accesso facilitato indossando il salvagente. Maniche con bande rifrangenti. Tasca con cerniera sulla manica sinistra. Cappuccio regolabile.
Misure: XS. S. M. L. XL. XXL
Colori: Verde. Blue 
Uso: Turismo. Lago. Mare .
Testo: Pietro Linda – Photo: Matej Cebokli, Giuseppe Caramella




English
In a rainy May afternoon, Beppe and me, decided to take the opportunity to move from  Alpin Action base to the Raibl Lake on the Predil Pass, at 960 mt on the sea level, to test two Seabirds Models, the Victory and the Expedition HV, about them Beppe will soon publish a review. The hard rain and the 6° temperature push me to write a few words about the new Adventure Single Jacket from Peak Uk.
This jacket is produced in two very shiny colors, Green or Blue with latex inner wrists with opening Velcro enclosure outer, neoprene inner neck with outer zip and hood, neoprene adjustable waist band, it’s made from X3 ripstop durable breathable nylon, with 30 m waterproofing, the Double front zip pockets are made  for easy access whilst wearing a PFD.
We immediately appreciate the excellent manufacture and the care of the details, easy to wear, the waist band, neck and wrists close well, the fully adjustable hood will fit all heads with any hat on as well.
After half an hour paddling I started to feel a bit too warm and I opened the front zip, thanks to the long hood no water was coming in, the articulated cut with bent elbows gives a great freedom of movement, after two hours under the rain, we decide to take out, the jacket is easy to take off and I ‘m absolutely dry, I recommend to anybody for kayak and other water sports on lakes, ocean and easy rivers in any weather condition, for prevalent use on rough ocean I can also recommend the Adventure Double  that with the double waist band and produced in X4 ripstop breathable nylon will be even warmer.
Specs:
Articulated cut with bent elbows. Fully taped seams. Breathable and durable X3 ripstop nylon with 30m waterproofing. Zip opening neck with X3 ripstop nylon hood. Opening neoprene inner neck. Latex inner wrists with opening Velcro enclosure outer. Neoprene waist with opening Velcro enclosure. Double front zip pockets for easy access whilst wearing a PFD. Reflective sleeve stripes. Zip pocket on LH sleeve. Fully adjustable hood.
Sizes: XS. S. M. L. XL. XXL
Colours: Green Envy. Skye Blue
Uses: Touring.
Flatwater. Ocean. Instruction




Text: Pietro Linda – Photo: Matej Cebokli, Giuseppe Caramella














Zet Director 2013 at Alpin Action!!!(Review)


Already for a few days I'm using the Zet director. A 
couple of years ago I paddled the Zet Raptor which is a very reliable boat in all respects as we will know those who used and those who still use. But in those days I was still looking for a boat a little bigger even as my weight is 95 kg. I felt especially when keeping boat on the surface to achieve a cleaner and faster line. Today I can say that thanks to director Zet I can have a boat with incredible stability and fast, one plastic that since I met this mark never heard any complaints about the plastic or internal parts. In fact Zet Director gives me everything I need in order to push my level to maximum in the rivers most demanding!
So large boys lament not more, and I get "The Director"










Fabian A. Bonanno