To compete
or not to compete? What should I do? Well, it’s been a while since I first paddled
on the Alpin Sprint section of Sesia, I know the lines quite well, so… Should I
compete or not at the kayak races of the Valsesia River Festival? C’mon, let’s
do it!
A big
surprise was waiting for me when I arrived in Valsesia on Thursday evening: Sam
Sutton – yeah, that Sam Sutton – and his friend/colleague Kenny Mutton would be
guests of our friend Marco in Valsesia during the entire weekend. Wow! After
dinner, Marco, Maria and I went to the camping “Gatto e la Volpe” to meet them.
Both seemed to me very nice people and we started talking about a lot of things.
Beer in the hand, I found out that Sam is one year younger than me (sigh!) and
soon will be dad for the third time (gulp!).
On Friday
afternoon another surprise came along: Sam and Kenny would be at our place for
dinner! Unluckily, our top-class chef Miguel would have arrived in Valsesia
only on Saturday, so I was in charge in the kitchen. I decided to cook an
Italian classic, the well known pasta
all’amatriciana, along with typical hams and cheese from Valsesia. Don’t
worry, we didn’t forget we are kayakers! Before dinner, there was time for a
quick descend on the Alpin Sprint section, ideal to test the conditions of the
river for the race of the next day. Sam, Kenny and Marco started at full speed,
leaving Ale Conca behind trying (unsuccessfully) to chase them. You should have
seen him: just as happy as a kid, he couldn’t believe Sam Sutton was on the river
with him!
Dinner
ended up in a complete success: ten hungry mouths enjoyed a lot our pasta (“good cooking,
bro!”) and the other local products. Everyone was very happy. Well, almost
everyone: in fact, Maria (the only non-kayaker of the group) found out that
there is something worse than listening to people speaking of kayaking. That’s
listening to people speaking of kayaking in English!
Here we are
on the race-day! Quick briefing and we already have a surprise: due to low
levels, the team race would take place on the classic section, while the
individual race would be replaced by a sprint race of two minutes. The best 20
of the individual race would then fight on Mollia rapid for the glory.
The teams: Conca,
Davide and Elena joined forces in the Alpine Spirit Team, while I was selected
to form the Mari&Monti team with
Paolo and Giuliano, two “sailors” from Genoa. Some big problems in the middle
part of the race (I swam, f***!) gave my team the perfect excuse for the poor
result, but at least we didn’t finish last. Alpine Spirit Team did better: I
look forward to next year for revenge.
Wounded in
my pride, I tried to rehabilitate myself in the individual race. After a good
start, I messed up in the only class IV rapid of the race (la “Passerella”) but
ended up with a good chrono, just a second slower than my archrival Conca.
Davide left us behind with a great run, while Elena finished fourth in the
ladies ranking. Later, watching the top 20 down the rapid of Mollia, I realized
I had never been so happy for missing a qualification. The race day ended with
a super-chaotic Boater X on the “Mayor rapid” in Campertogno: our
representative Conca fought hard in the first moments but in the end had to
surrender to the other top-class paddlers.
Sunday
morning the hotspot of Valsesia was on Mastallone river: a group of sixty
kayakers met in Varallo Sesia and descented a short section of the river in
order to raise awareness of local communities on the new phase of hydroelectric
exploitation. Dozens of exploitation projects on Mastallone have already been
submitted and the situation in the rest of Valsesia, which benefits from a
higher environmental protection, is not much better. Our message is clear: now
the ball is in the hand of local Institution, which will have to assess very
carefully every project, because environment can’t be sacrificed for the
profits of some people.
Carlo Della Marianna
Valsesia River Festival (italiano)
Partecipare o non partecipare? Il grande dilemma dilaniava
da tempo la mia mente. Ormai l’Alpin Sprint qualche volta l’avevo fatto, le
linee bene o male le conoscevo. E allora: partecipare o non partecipare alle
gare in programma sabato al Valsesia River Festival? E che diavolo,
partecipiamo!
Salgo il valle giovedì sera e subito arriva una grande
sorpresa: Sam Sutton – sì, proprio lui – è arrivato in Valsesia, dove insieme
all’amico/collega Kenny Mutton sarà ospite per qualche giorno del nostro amico
Marcoguidi. Dopo cena io, Maria e Marcoguidi scendiamo al camping “Il gatto e
la volpe”, da anni base operativa e cuore pulsante del Valsesia River Festival,
dove incontriamo Sam e Kenny. Entrambi si dimostrano tipi molto “alla mano” e, infatti,
birra “alla mano” iniziamo a parlare dei più svariati argomenti. Scopro così,
tra le altre cose, che Sam ha un anno in meno di me (sigh!) e che aspetta il
terzo figlio (gulp!).
A cena, oltre ai due neozelandesi e Marcoguidi, ci sono
anche Davide, Elena, Violo, Pante e Conca. L’amatriciana riscuote un discreto
successo (“good cooking, bro!”) e la cena va via che è una bellezza per tutti. Beh,
quasi per tutti, perché Maria – unica non-umida del gruppo - scopre che esiste una cosa peggiore che
sentir parlare di canoa: sentir parlare di canoa in inglese!
Arriva così il giorno delle gare: briefing al Gatto e la
Volpe e subito la sorpresa: a causa del livello basso, la gara a squadre si
terrà sul percorso “tradizionale”, mentre la gara individuale sarà sostituita
da una “sprint” di soli due minuti. I migliori della gara individuale
gareggeranno poi in un’altra sprint sulla rapida di Mollia.
Si formano le squadre: Conca, Davide ed Elena formano il già
collaudato Alpine Spirit Team; Violo, Pante e Gange varano il team INPS
Oldie Goldie, mentre io mi unisco ai due genovesi Giuliano e Paolo nel temutissimo
(dai sassi) team Mari&Monti. Un piccolo imprevisto a metà gara (sì, ok,
sono andato a bagno, e allora? Vuoi botte?) taglia fuori il nostro team dalla
lotta per il primo posto, ma almeno riusciamo ad evitarci l’onta del fanalino
di coda.
Voglioso di riscatto, parto come una lippa nella gara
individuale: nella foga della prestazione dimentico completamente le linee
studiate minuziosamente solo alcuni minuti prima e così mi esibisco la rapida
della passerella più brutta della storia recente, ma passo indenne. La sgasata
(mah…) finale mi vale un onorevolissimo (ed asciuttissimo) piazzamento, ad una
manciata di centesimi dall’alter-ego Conca, ma, udite udite davanti al Violo!
Guardando i primi venti classificati nella sprint, tra cui Marcoguidi e il
Nonno (grande Nonno!) scannarsi sulla rapida di Mollia, realizzo che non sono
mai stato così felice per un 33esimo posto. La giornata di gare si conclude con
una ignorantissima ed anomala Boater X sulla rapida di Campertogno, con
partenza in linea fuori dalla canoa sulla sponda al fiume. Grazie alla partenza
a razzo perfezionata negli anni sul Ticino, Conca assapora per qualche secondo
la leadership, prima di essere inghiottito e superato da una massa di
scalmanati pagaieggianti. L’immagine all’arrivo vale più di mille parole: già,
forse era meglio allacciare il paraspruzzi.
La domenica mattina si scende in massa verso Varallo: in
programma c’è una mini-discesa del Mastallone, nel breve tratto che attraversa
il paese. L’obiettivo è quello di sensibilizzare la popolazione sul tema dello
sfruttamento idrico (spesso indiscriminato) dei corsi d’acqua. La scelta del
Mastallone non è casuale: si contano infatti a decine i progetti di
derivazione/captazione delle acque presentati negli ultimi anni nella valle del
Mastallone. Purtroppo, la situazione non è molto migliore nel resto della
Valsesia, che pure gode di una tutela più ampia. Il messaggio, come già in
altre occasioni, è stato lanciato: ora tocca alle Istituzioni far la loro parte
nel valutare con estrema attenzione i progetti presentati.
Carlo Della Marianna