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Friday, 22 January 2016

Video - Home Sweet Home 05

Home sweet home.  This is my first video from 2006. The confusion of video clips is the result of my excitement for kayaking, rivers and places, filming and in the end producing all together. Most of the clips are taken in Norway on my first trip there, with Luka Rebersak and Igor Mlekuz. The rest is filmed in Slovenia, not far from my home town on Soca river and tributary valleys of Tolminka and Vrsnikarca, with Denis Zerezghi, Mitja Saksida, Bostjan Marcina, Janez Cizman, Luka Stricelj and Miha Zamuda.

Wednesday, 20 January 2016

Waka Tuna Test ENG - ITA



Waka Tuna Test English 

It’s an invasion! Waka everywhere, both in the most important races and under the ass of the most badass kayakers around (Serrasolses, Garcia, Sutton, ecc). And with so many kayak porn videos made by these kayakers the spontaneous reaction of most sensitive minds is: I can’t resist, I want it!



It was born in the Kiwi’s Land and its original design is from Bliss-stick: but being too far from Europe and not really well-organized, only few boats made it to America and Europe. Anyway, after dominating the Sickline the good Sam Sutton realised that this little boat had a strong potential: so he bought the mould and brought it to Europe, setting up the Waka Kayaks.

The boat is slightly different from the original one: right after the moulding, it’s inflated with compressed air, making it a little bigger and with a rounder hull. Just two logos have remained – Waka and Tuna – letting the boat stand out for its minimalistic pure beauty.



Review:

At a first glance, it looks huge, but as soon as you sit in it, you realise it is more “normal”: actually, it doesn’t look bigger anymore, but you can feel it’s wider. Indeed, it’s a very wide boat and 67cm don’t usually make a girl very sexy! This wideness makes the stability bombproof, but it’s also hard to edge, you must really want to lean this boat.



The outfit honestly is poor, but functional.

The seat is comfy and well-made. It’s also very high and I like that a lot! I love seating high when I’m paddling in water.

The tightbrace looks strange at first, but after a couple of strokes you’ll start loving it: the legs stand narrow and high, in a very comfortable position. You really feel locked inside the boat, but thanks to the soft plastic, you’re still able to escape in case you need.

The footplate is classic and very wide, set up with a good angle and with no space in between the hull, good for safety!

The front and back pillars are made of foam, making the boat lighter, but honestly I don’t really like this solution… they keep moving around the hull and after little time they start losing chips. In my case, after few months my feet dug a hole in the centre… not so good.

The plastic of the boat is soft: honestly, I haven’t decided yet whether it’s good or not, but for sure it’s a very strong and resilient one. You get a pleasant dampening when you hit a rock: so far, very good!




How it goes.

I’ve been using this boat for two years, here’s my thought:



Dr. Jeckil and Mr. Hide.



When I first tried it, I felt like being on a wild mustang! The boat bow was always pointing the sky and I always found myself with the weight on the tail!

I think this strange behavior is due to the shape of the rocker - flat under the seat and with a steep rise just behind the seat and in the front.

So if the seat and the balance point is behind the flat, the boat want to sit on the tail, making very hard to balance and handle.

You have to find your spot: for me (1.75m, 75kg) it’s almost with the seat in full front of the rails.

But as I said before, it really depends on your balance point: if it’s too far front, the boat gets slow and boofing becomes very hard.

Overall it’s very technical yet very forgiving, paddling the Waka Tuna is a real pleasure: the more the water is pushing, the faster and more maneuverable it becomes! The real performance emerge in fast and turbulent water, you can easily choose an hold the line down the best path in hard whitewater being confident that the nose will always be on top of the water.

Not so fast on flat water, it accelerate quickly in fast water.

It boofs like heaven, and it’s always on top of the waves. Of course, it’s not a pure river runner like the Mamba or the Diesel: you need pushy water to really appreciate it.

The minimum weight for this model should be 70kg: if you weigh less this model would be too big for you - but small paddlers don’t panic, the Tutea (http://www.alpinaction.it/it/creeker/10404-waka-kayaks-tutea.html) is definitely made for you!

more photos can be found at:



Ale Conca, Alpine Spirit Crew

Waka Tuna Test Italiano 
 
È un’invasione!!!! Waka dappertutto! Onnipresente nelle gare più importanti e sotto al culo dei canoisti più forti al mondo (Serrasolses, Garcia, Sutton, ecc..) a furia di kayak-porn video con boof incredibili su tutti i fiumi, per le menti più sensibili all’argomento, l’effetto immediato è: la voglio!!
Nasce nella terra dei Kiwi, il disegno originale è della Bliss-stick, data la lontananza e lo scazzo l’organizzazione non perfetta pochissime arrivavano in america e ancora meno in europa, il buon Sam Sutton, dopo aver dominato varie Sickline e aver visto che c’era mercato per la piccola Tuna ha quindi deciso di comprare lo stampo e portarlo in Europa fondando la Waka Kayaks.
La canoa è stata leggermente modificata rispetto all’originale, appena uscita dallo stampo viene “gonfiata” con dell’aria compressa, l’effetto ottenuto è un fondo un po’ più tondo e un po’ di volume in più. Rimossi i tribali e i vari loghi per le minimaliste scritte Waka e Tuna, ad alcuni non piace, ma a me così neutra piace molto.


Il sedile è comodo, ben sagomato e bello alto (sono un tappo diversamente alto e mi piace stare alto nell’acqua per avere più leva). Davanti al sedile c’è una sede porta materiale… Corda? no, non ci sono ganci e i cordini elastici non tengono abbastanza, borraccia neanche… che ci posso mettere?? un bell’anello avrebbe risolto il problema… Promossa la seduta, punto di domanda sul porta materiale.
I premi cosce all’inizio spiazzano un po’: Non hai le ginocchia in contatto con il bordo della canoa (sarebbero troppo larghe) sono invece appoggiate a questa C rovesciata di plastica e abbastanza strette, fatte le facili regolazioni (si molla una brugola, e ci si sistema come si vuole) diventa il miglio premi cosce mai provato, mi piace moltissimo il sostegno che danno all’esterno coscia, avvolgono bene la gamba, ma la plastica essendo morbida non da problemi in caso di uscita dalla canoa. Promosso.
Il punta piedi è classico, occupa bene tutto lo spazio della punta e ha la giusta inclinazione. Promosso.
I longheroni sono i classici in espanso, renderanno anche la canoa più leggera ma personalmente non mi piacciono: non sono stabili, si usurano e non hanno appigli. Puntualmente infatti dopo un anno si sono presentati tutti i difetti: ho dovuto mettere dell’espanso all’interno di quello anteriore consumato dai talloni, sotto a quello posteriore ho dovuto ripristinare la colla che lo tiene in posizione nello scafo, e quando c’è da portare la canoa in spalla non si hanno appigli che possono scaricare il peso. Bocciati.
La plastica della canoa è morbida (e trasparente nella versione gialla, si vedono i longheroni…). Vantaggio o svantaggio devo ancora capirlo, a detta di molti una plastica che “assorbe” gli urti dura di più, e devo dire che dopo un anno non ci sono segni particolari sullo scafo. Ai posteri l’ardua sentenza.



Come va?
È larga, ma non così larga da disturbare la pagaiata, anche se unita alla seduta alta fa desiderare una pagaia più lunga. Stabile, superato il limite della stabilità primaria anche quella secondaria è una bomba, ci puoi dormire appoggiato sui fianchi, è una canoa con cui è difficile ribaltarsi, ma quando accade l’eskimo a detta di molti è problematico, onestamente io non ho mai trovato grosse difficoltà tranne in quello all’indietro (che non mi viene benissimo comunque) che proprio non riesco a farlo con questa canoa.

Dr jeckil e Mr. Hide.
Fatta la prima rapida mi sembrava di essere su un cavallo imbizzarrito! La canoa si impennava e si inclinava sulla coda… Panico! Mr. Hide!!


 Credo che la spiegazione sia nel rocker. Non ha un rocker continuo, la parte centrale è quasi piatta, poi si alza decisamente in punta e coda, il profilo del bordo è simile, dritta al centro per poi stringersi in punta e coda. L’effetto di questo rocker è che devi regolare bene il baricentro della seduta: se ti trovi con il baricentro nella transizione posteriore tra piatto e rocker la canoa diventa imprevedibile, al minimo spostamento del peso la canoa si impenna e si appoggia sulla coda che essendo più stretta è instabile. La prima cosa da fare saliti su questa canoa è regolare la posizione del sedile, Io sono corto e mi piace stare molto raccolto in canoa quindi ho dovuto portare il sedile molto avanti (circa 4cm rispetto a come mi è stata consegnata). Fatto questa operazione la Waka è diventata Dr. Jeckil.

È una canoa tecnica e con personalità, ci sono canoe docili su cui appena salito ti senti a casa, la Tuna invece è più propensa a colpi di testa, ogni tanto parte e non sai bene perché (magari non lo sa solo chi scrive dato che la tecnica non è sopraffina…), è molto tecnica e si lascia scoprire poco alla volta. Non ti annoia mai, quando il fiume è facile ti trovi a giocarci per capire meglio ancora i comportamenti. Quando poi arriva l’intesa sono grandi soddisfazioni, ti permette manovre con la velocità e precisione di una slalom, sembra che ti dica “bravo!” quando la sfrutti al meglio.
Il fondo è semipiatto e i rails partono dalla coda molto pronunciati per ammorbidirsi in punta, non trattatela da river runner, non avrà mai la presa di spigolo o l’agilità tra e morte di una mamba, una diesel o una XT300, spesso si deve forzare la rotazione in morta.
Nei fiumi sassosi si sente tutta la larghezza che disturba un po’, il suo pane è dove tanta acqua che spinge, la grande galleggiabilità ti permette il controllo anche in acqua areata, la punta non è mai sott’acqua e la coda cattura la forza dell’acqua per farti accelerare. Ti permette davvero di essere a tuo agio quando la situazione è difficile, anzi più l’acqua spinge più diventa facile e naturale portarla, la coda non tradisce mai, il boof è facile e ti porta fuori dai guai.

  

In conclusione, non è l’ideale per un principiante, anche se è molto stabile è un po’ troppo strana per imparare bene, se la tecnica è buona da grandi soddisfazioni, se cercate una river runner passate oltre, se volete una canoa per il ripido con acqua è la scelta giusta.

Il peso minimo per utilizzarla al meglio secondo me è 70Kg, sotto credo sia troppo grossa e c’è la sorellina minore Tutea che copre quel range di peso.